Si conclude con un bilancio più che positivo l’anno delle donazioni d’organi nell’Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”.
In questi giorni, nel presidio “San Marco”, a Librino, è stato eseguito il tredicesimo accertamento di morte cerebrale, quest’ultimo con successivo prelievo di organi, in particolare fegato e reni, grazie anche alla collaborazione dei chirurghi dell’Ismett di Palermo.
Sono stati i familiari del donatore, un anziano signore deceduto a seguito di emorragia cerebrale, ad esprimere l’assenso al prelievo, nonostante il triste momento vissuto.
A rendere particolare questa donazione è stato il fatto che si sia trattato di un paziente positivo al Sars-Cov-2. Una circostanza non usuale anche se in azienda si tratta della seconda volta che ciò si verifica: già nel novembre 2020, infatti, nell’Azienda Ospedaliero Universitaria si era vissuta un’analoga esperienza di prelievo su un paziente positivo al Covid.
Il grande gesto di solidarietà e di valore civico dei familiari e del paziente, consente di riaccendere la speranza di vita in altri pazienti, siciliani e del Nord Italia.
Un “sentito ringraziamento per l’estrema sensibilità e generosità dimostrata dai familiari del paziente in un momento così doloroso e per l’impegno di tutti gli specialisti coinvolti a vario titolo nel processo, che hanno reso possibile, ancora una volta, che venisse riaccesa la speranza per altre vite” è il commento dei medici del coordinamento trapianti dell’azienda.
Il gesto importante della famiglia del donatore, al termine di un anno in cui il settore ha avuto difficoltà a riprendersi dopo la pandemia, assume quindi un sapore speciale.


MP