PQ-1 Gestione delle informazioni e delle registrazioni necessarie per supportare il funzionamento ed il monitoraggio del Sistema di Gestione per la Qualità M_PQ-1_1 Elenco dei documenti originali M_PQ-1_2 Distribuzione in forma controllata M_PQ-1_3 Elenco della documentazione attiva M_PQ-1_4 Elenco dei documenti esterni PQ-2 Modalità, responsabilità ed autorità nella gestione delle non conformità, dei mancati incidenti, degli eventi avversi e degli eventi sentinella I_PQ-2_1 Indicazioni per la segnalazione e la gestione della reazione trasfusionale conseguente ad incompatibilità AB0 M_PQ-2_1 Segnalazione di non conformità M_PQ-2_2 Segnalazione di Non Conformità di prodotto/servizio M_PQ-2_3 Segnalazione incidenti mancati/eventi avversi PQ-3 Pianificazione e della conduzione degli audit e della gestione della documentazione dei risultati M_PQ-3_1 programma annuale audit M_PQ-3_2 piano audit M_PQ-3_3 relazione di audit M_PQ-3_4 albo auditor PQ-4 Gestione delle azioni di miglioramento M_PQ-4_1 piano di miglioramento La gestione efficace delle informazioni relative alle modalità di svolgimento delle attività, mediante la formalizzazione scritta di dette modalità, rappresenta uno strumento di governo clinico e di gestione del rischio, in quanto la gestione del sistema documentale attraverso un processo rigoroso di redazione condivisa, che tenga conto delle migliori evidenze scientifiche, di modelli di buona pratica clinica ed organizzativa, approvazione da parte di chi ha l’autorità, diffusione tra gli operatori,monitoraggio dei risultati, rappresenta uno strumento idoneo alla prevenzione degli errori dovuti a difetti di pianificazione e/o alla interpretazione soggettiva nella esecuzione delle attività per l’assenza di informazioni formalizzate, condivise ed autorizzate. La costruzione del sistema documentale comporta il passaggio da organizzazione “informale ” a organizzazione “ formale ”, che è finalizzato alla identificazione delle modalità sicure ed appropriate di esecuzione di una attività con l’obiettivo di renderle il più possibile oggettivo, sistematico e verificabile lo svolgimento di un processo; garantire la stabilità del risultato delle attività medesime; fornire una piattaforma per il miglioramento continuo; rendere comprensibili e chiari i compiti, gli ambiti di competenza e le responsabilità degli operatori coinvolti in un processo; definire le modalità corrette di esecuzione di una attività e di utilizzo delle risorse disponibili, gli obiettivi ed i risultati attesi. Le istruzioni scritte quindi assicurano che lo svolgimento di processi ed attività non sia affidato alla interpretazione soggettiva bensì sia il risultato di un percorso ragionato, talora condiviso e comunque autorizzato. Tale approccio “formale” permette inoltre la standardizzazione dei processi e delle attività, garantisce la costanza dei risultati, rende possibile la valutazione della efficacia e della efficienza dei processi nonché la individuazione di criticità e di scostamenti dalla “buona pratica” individuata dalla procedura/istruzione. Tale approccio fornisce anche gli strumenti con i quali realizzare i principi del “ciclo del miglioramento continuo della qualità” e del gestione del rischio clinico attraverso la pianificazione di una attività, l’esecuzione, il controllo e le azioni correttive.